Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1402 del 2012

ECLI:IT:TARLE:2012:1402SENT

Massima

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Il potere di regolamentazione della circolazione stradale da parte dell'ente proprietario della strada, esercitabile attraverso l'adozione di ordinanze che impongono obblighi, divieti e limitazioni di carattere temporaneo o permanente, trova il suo fondamento normativo negli artt. 5, 6 e 7 del Codice della Strada. Tali ordinanze, riconducibili alla tipologia delle "ordinanze libere in senso stretto" e delle "ordinanze previste dalla legge per casi eccezionali, di particolare gravità", possono essere legittimamente adottate dall'autorità amministrativa competente al fine di tutelare la sicurezza stradale e l'incolumità pubblica, anche in presenza di situazioni di pericolo non ancora concretizzatesi in eventi dannosi certi, ma caratterizzate da una probabilità di verificazione di eventi pregiudizievoli per il pubblico interesse. L'esercizio di tale potere discrezionale è pertanto legittimo quando risulti motivato sulla base di elementi tecnici, anche se non incontrovertibili, che segnalino profili di criticità e vulnerabilità del territorio, tali da giustificare l'adozione di misure precauzionali e cautelari, volte a prevenire il verificarsi di eventi dannosi per la sicurezza della circolazione stradale. In tale contesto, il principio di buon andamento della pubblica amministrazione, di cui all'art. 97 Cost., impone alle autorità competenti di adottare provvedimenti di natura preventiva e precauzionale, anche a costo di sacrificare temporaneamente libertà fondamentali, al fine di tutelare in via anticipata interessi pubblici primari, come la sicurezza della circolazione. Tuttavia, nel bilanciamento tra l'interesse pubblico primario alla sicurezza stradale e le esigenze imprenditoriali del privato, l'amministrazione è tenuta a valutare in modo adeguato e proporzionato le ragioni di impresa, evitando di imporre sacrifici eccessivi e sproporzionati, e ricercando soluzioni che, pur massimizzando la tutela dell'interesse pubblico, consentano di contenere entro limiti accettabili il pregiudizio arrecato all'esercizio delle libertà economiche. In particolare, laddove l'area di studio sulla quale sono stati rilevati profili di criticità risulti distante dalla zona di ubicazione dell'attività economica del privato, l'amministrazione è tenuta a compiere un'adeguata istruttoria e una ponderazione comparativa degli interessi in gioco, al fine di valutare la possibilità di concedere deroghe o misure alternative di mitigazione del traffico, tali da non compromettere irragionevolmente l'attività imprenditoriale.

Sentenza completa

N. 00579/2011
REG.RIC.

N. 01402/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00579/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Seconda

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 579 del 2011, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Vf Cave Srl, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Lecce, via Imbriani 36;

contro

Provincia di Lecce, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Lecce, Ufficio Legale C/ Amm.Ne Prov.Le; Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Autorita' di Bacino per la Puglia;
((omissis))- Basilicata,
rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distrettuale Stato, domiciliata in Lecce, via F.Rubichi 23;

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