Il proprietario o il soggetto che ha la disponibilità di un'area inquinata non può essere obbligato dall'amministrazione a provvedere alla bonifica o alla messa in sicurezza del sito, qualora non sia dimostrata la sua responsabilità diretta nell'aver causato o concorso a causare l'inquinamento. L'obbligo di adottare le misure necessarie per fronteggiare la situazione di inquinamento incombe esclusivamente sul soggetto responsabile dell'inquinamento medesimo, che sia individuato come tale per avervi dato causa. L'amministrazione non può imporre lo svolgimento di attività di recupero e di risanamento ai privati che non hanno responsabilità diretta sull'origine del fenomeno contestato e che vengono individuati solo in quanto proprietari del bene o soggetti che ne hanno avuto la disponibilità, in assenza di una dimostrazione in concreto della loro responsabilità nell'aver causato o concorso a causare l'inquinamento. Il proprietario o il soggetto che ha la disponibilità dell'area inquinata, ma che non sia responsabile dell'inquinamento, può spontaneamente intraprendere le operazioni di ripristino, secondo il meccanismo previsto dall'art. 245 del d.lgs. n. 152/2006, ma non può essere obbligato dall'amministrazione a provvedere alla bonifica o alla messa in sicurezza del sito, in assenza di una dimostrazione della sua responsabilità diretta nell'aver causato o concorso a causare l'inquinamento. Gli effetti a carico del proprietario incolpevole restano limitati a quanto espressamente previsto dal successivo art. 253 del d.lgs. n. 152/2006 in tema di oneri reali e privilegio speciale immobiliare.