Cassazione penale Sez. III sentenza n. 23960 del 9 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:23960PEN

Massima

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La misura dell'obbligo di presentazione presso la polizia giudiziaria in corrispondenza con le partite di calcio della squadra indicata è legittima anche quando disposta per due volte per ogni partita, comprese quelle in trasferta, in quanto tale modalità di esecuzione non può considerarsi inutilmente vessatoria ma presenta razionale carattere di strumentalità rispetto ai beni da tutelare, considerata la necessità di evitare facili elusioni al divieto di accesso allo stadio e la possibilità di spostamenti ravvicinati tra luoghi di svolgimento delle partite, anche nella stessa città. L'obbligo di presentazione non deve essere indicato nominativamente ogni singola partita, essendo sufficiente che le manifestazioni sportive siano determinabili con certezza dal destinatario del provvedimento, il quale ha l'onere di tenersi informato al riguardo. La motivazione del provvedimento di convalida può avvenire per relationem, attraverso il richiamo all'atto del Questore e alla richiesta del pubblico ministero, purché consenta un adeguato riscontro del percorso logico-giuridico seguito dall'autorità amministrativa nel disporre la misura. L'omessa indicazione nel provvedimento del termine per proporre ricorso per cassazione non determina alcuna nullità, essendo sufficiente il riferimento al generale termine di quindici giorni previsto dall'art. 585 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. ANDRONIO A. M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Gip del Tribunale di Vicenza dell'11 maggio 2013;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;

udita la relazione svolta dal Consigliere Alessandro M. Andronio;

letta la requisitoria del pubblico ministero, in persona del sostituto procuratore generale Dott. D'AMBROSIO Vito, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. - Con ordinanza dell'11 maggio 2013, i…

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