Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 519 del 10 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:519PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia di cui all'art. 572 c.p. presuppone la sussistenza di un rapporto di convivenza caratterizzato da una radicata e stabile relazione affettiva interpersonale, fondata sul vincolo di coniugio, parentela o su una duratura comunanza di vita e di affetti, che implichi reciproche aspettative di mutua solidarietà ed assistenza. In assenza di tali presupposti, le condotte di matrice vessatoria, pur se poste in essere nell'ambito di una relazione affettiva, non integrano il reato di maltrattamenti, potendo eventualmente configurare il reato di atti persecutori di cui all'art. 612-bis c.p., comma 2, o altri reati specifici. Pertanto, il reato di maltrattamenti è configurabile solo per il periodo di effettiva convivenza tra i soggetti, mentre le condotte successive alla cessazione della stessa devono essere diversamente qualificate. Inoltre, ai fini della configurabilità del reato di maltrattamenti, è necessario che le condotte siano caratterizzate da abitualità e sistematicità, tali da creare un contesto di intollerabilità della situazione familiare, a prescindere dalle condizioni di instabilità psichica o dall'abuso di alcol e droghe da parte dell'autore, essendo tali fattori irrilevanti rispetto all'elemento soggettivo del reato. Infine, il giudice, nel valutare la pena da irrogare per il reato di maltrattamenti, deve tenere conto esclusivamente delle condotte rientranti nell'ambito temporale della convivenza, non potendo considerare anche quelle successive alla cessazione della stessa, le quali, ove ricorrano i presupposti, potranno eventualmente essere oggetto di autonoma qualificazione giuridica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorg - Presidente

Dott. GALLUCCI Enric - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA - rel. Consigliere

Dott. DI NICOLA TRAVAGLINI P. - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietr - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di appello di Brescia del 16 febbraio 2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis))' Raddusa;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza descritta in epigrafe la Corte di appello …

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