Cassazione penale Sez. III sentenza n. 20647 del 20 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:20647PEN

Massima

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Il giudice della cautela, nell'adottare una misura cautelare personale, deve fondare le proprie valutazioni su un incisivo giudizio prognostico di "elevata probabilità di colpevolezza", basato su gravi indizi di colpevolezza, intesi come elementi a carico, di natura logica o rappresentativa, che contengono in nuce gli elementi strutturali della corrispondente prova e consentono di prevedere che, attraverso la futura acquisizione di ulteriori elementi, saranno idonei a dimostrare la responsabilità dell'indagato, fondando nel frattempo una qualificata probabilità di colpevolezza. Tali gravi indizi devono essere valutati dal giudice della cautela secondo le regole di cui all'art. 192, commi 3 e 4, c.p.p., che pongono un espresso limite legale alla valutazione degli stessi. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione sul provvedimento del Tribunale del riesame che abbia escluso la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza è limitato all'esame del contenuto dell'atto impugnato e alla verifica dell'adeguatezza e della congruenza del tessuto argomentativo riguardante la valutazione degli elementi indizianti rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza che possa integrare vizio di legittimità la mera prospettazione di una diversa e, per il ricorrente, più adeguata valutazione delle risultanze delle indagini. In particolare, la partecipazione dell'indagato ad un singolo reato-fine non è di per sé sufficiente a far presumere la sua automatica responsabilità per ogni delitto compiuto da altri appartenenti al sodalizio criminoso, essendo necessario che il suo contributo sia stato materialmente o moralmente causalmente rilevante, volontario e consapevole all'attuazione della singola condotta criminosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di LECCE;

contro

(OMISSIS), n. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del tribunale della liberta' di LECCE in data 18/10/2013;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Alessio Scarcella;

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. D'AMBROSIO Vito, che ha concluso per l'annullamento…

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