Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 626 del 2017

ECLI:IT:TARPA:2017:626SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse a seguito del pagamento da parte dell'Amministrazione, afferma il principio secondo cui il ricorso giurisdizionale perde la sua ragion d'essere e diviene improcedibile quando l'Amministrazione adempie spontaneamente all'obbligo dedotto in giudizio, ancorché dopo la proposizione del ricorso stesso. Tale principio trova applicazione in tutti i casi in cui l'Amministrazione, pur in pendenza del giudizio, provveda a soddisfare la pretesa del ricorrente, facendo venir meno l'interesse all'emanazione di una pronuncia giurisdizionale. In tali ipotesi, il Giudice è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, con condanna dell'Amministrazione alle spese di giudizio, in applicazione del criterio della soccombenza virtuale, in considerazione del fatto che il ricorso, pur essendo stato proposto legittimamente, ha perso la sua ragion d'essere per fatti sopravvenuti. Tale principio si fonda sull'esigenza di evitare un inutile dispendio di attività processuale, garantendo al contempo il ristoro delle spese sostenute dal ricorrente, il quale, pur avendo agito legittimamente, non ha potuto ottenere una pronuncia di merito per ragioni non dipendenti dalla sua volontà.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/03/2017

N. 00626/2017 REG.PROV.COLL.

N. 02619/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2619 del 2016, proposto da Eleonora Barbusca, rappresentata e difesa dagli avv.ti Luciano Piazza e Stefano Vitrano, con domicilio eletto presso lo studio del primo sito in Palermo, via della Libertà n.171;

contro

- il Ministero della Giustizia, in persona del Ministro
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura dello Stato presso i cui uffici distrettuali è per legge domiciliato in Palermo, via A. De Gasperi n. 81;

per l'esecuzione

- del decreto n. 314/2015 emesso dalla Corte di appello di Caltanissetta.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti l&…

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