Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17796 del 29 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:17796PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato di minacce, può legittimamente dare rilievo al contenuto letterale delle affermazioni rivolte alle persone offese, alla veemenza verbale dell'imputato e alla sua successiva condotta, senza incorrere in vizi di motivazione, ove tali elementi siano idonei a confutare la tesi difensiva di mera assenza di portata intimidatoria delle minacce. Inoltre, il giudice di merito può legittimamente negare le circostanze attenuanti generiche facendo riferimento ad elementi significativi della personalità dell'imputato, come la sua biografia criminale e i precedenti specifici, senza dover necessariamente prendere in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o rilevabili dagli atti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI Francesc - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria - Consigliere

Dott. BORRELLI Pao - Rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/05/2018 del TRIBUNALE di CHIETI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La sentenza impugnata e' stata pronunziata il 28 maggio 2018 dal Giudice monocratico del Tribunale di Chieti qu…

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