Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 119 del 3 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:119PEN

Massima

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Il reato di resistenza a pubblico ufficiale di cui all'art. 337 c.p. sussiste quando la condotta dell'imputato, consistente in atti di violenza o minaccia, sia diretta a impedire o ostacolare l'attività di pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni, anche se tali atti non riescano a impedire o ostacolare concretamente l'attività stessa. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che l'imputato abbia agito con la specifica finalità di impedire o ostacolare l'attività del pubblico ufficiale, essendo sufficiente che tale finalità sia desumibile oggettivamente dalla sua condotta. Inoltre, il reato si configura anche quando l'imputato, pur non opponendosi direttamente all'attività del pubblico ufficiale, ponga in essere atti idonei a costringerlo a desistere dal compimento dell'atto d'ufficio. Pertanto, il mero stato di agitazione o sovreccitazione nervosa dell'imputato, senza alcuna finalità di impedire o ostacolare l'attività del pubblico ufficiale, non esclude la configurabilità del reato di resistenza, qualora la sua condotta sia comunque idonea a costringere il pubblico ufficiale a desistere dal compimento dell'atto d'ufficio. Infine, la valutazione della sussistenza dell'elemento oggettivo e soggettivo del reato rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito, il cui apprezzamento è incensurabile in sede di legittimità, se sorretto da motivazione congrua ed esaustiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 19/2008 CORTE APPELLO di L'AQUILA, del 27/01/2012;

Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 02/10/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. EMANUELE DI SALVO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Vito D'AMBROSIO che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) ricorre per cassazione, tramite il difensore, avverso …

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