Cassazione penale Sez. III sentenza n. 51429 del 27 dicembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:51429PEN

Massima

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Il reato di pornografia minorile di cui all'art. 600-ter c.p. può configurarsi anche quando il minore realizza autonomamente il materiale pedopornografico, purché vi sia stata un'induzione o un condizionamento della sua volontà da parte dell'agente, il quale ne abbia strumentalizzato il consenso. Ai fini della sussistenza del reato, non rileva che il minore si sia determinato in modo spontaneo, essendo sufficiente che l'agente abbia interferito sul suo processo motivazionale, determinandolo o persuadendolo ad autoprodurre e inviare il materiale illecito. Ciò si verifica quando, alla luce del contesto di riferimento, dell'età, della maturità, dell'esperienza e dello stato di dipendenza del minore, emergano forme anche solo di condizionamento della sua volontà, come lusinghe, complimenti, dialogo intimo, insistenza aggressiva e richieste di coinvolgere altri coetanei. Tuttavia, ai fini della configurabilità del reato di detenzione di materiale pedopornografico di cui all'art. 600-quater c.p., è necessario che il giudice accerti in modo specifico e motivato l'effettiva minore età dei soggetti ritratti nelle immagini, non essendo sufficiente un'affermazione apodittica o un mero richiamo alle risultanze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALTERIO Donatella - Presidente

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. MAGRO Maria Beatri - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/10/2022 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MAGRO MARIA BEATRICE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa MASTROBERARDINO PAOLA che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
Ricorso trattato Decreto Legge n. 137 del 2020, ex articolo 23, comma 8.
RITENUTO IN FATTO
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