Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28506 del 1 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:28506PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il concorso di persone nel reato si configura quando più soggetti, con condotte anche diverse, contribuiscono alla realizzazione del medesimo fatto criminoso, essendo sufficiente che ciascuno di essi abbia consapevolmente e volontariamente prestato il proprio apporto, anche se in misura diversa, alla commissione del reato. Pertanto, ai fini della responsabilità penale per concorso, non è necessario che ciascun concorrente abbia posto in essere l'intera azione criminosa, essendo sufficiente il contributo causale, anche morale, alla realizzazione del reato, purché vi sia la consapevolezza e la volontarietà di partecipare all'illecito. La valutazione della sussistenza del concorso di persone nel reato rientra nell'ambito del giudizio di fatto riservato ai giudici di merito, il cui apprezzamento è incensurabile in sede di legittimità, se sorretto da una motivazione logica e coerente, che dia conto delle ragioni per le quali è stata ritenuta la responsabilità di ciascun concorrente. Pertanto, il vizio di motivazione denunciabile in Cassazione non può riguardare la diversa valutazione degli elementi di prova, ma solo l'assenza o la manifesta illogicità della motivazione, tale da rendere il provvedimento privo di giustificazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/10/2017 della CORTE DI APPELLO DI TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere IGNAZIO PARDO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Molino Pietro che conclude per l'inammissibilita' dei ricorsi.
Uditi i difensori: l'avvocato (OMISSIS), in difesa d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.