Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1046 del 2013

ECLI:IT:TARLE:2013:1046SENT

Massima

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Il termine perentorio di sessanta giorni previsto dalla legge per l'annullamento da parte dell'autorità statale (Soprintendenza) di un'autorizzazione paesaggistica rilasciata dall'autorità comunale delegata è un principio di diritto fondamentale che deve essere rigorosamente rispettato. L'inosservanza di tale termine comporta l'illegittimità dell'annullamento disposto dall'amministrazione statale, in quanto elusivo della previsione normativa che intende assicurare la certezza e la stabilità dei provvedimenti autorizzativi in materia paesaggistica. Tale principio si applica anche ai procedimenti di condono edilizio, nei quali il parere favorevole dell'autorità preposta alla tutela dei vincoli ambientali e paesaggistici costituisce presupposto essenziale per il rilascio della sanatoria. L'annullamento tardivo di tale parere, oltre il termine perentorio di legge, determina pertanto l'illegittimità del provvedimento di diniego della sanatoria, in quanto adottato in violazione di una norma imperativa posta a garanzia della certezza dei rapporti giuridici. Il rispetto del termine perentorio per l'esercizio dei poteri di controllo e annullamento da parte dell'autorità statale competente in materia paesaggistica rappresenta dunque un principio di diritto inderogabile, volto a tutelare l'affidamento del privato nell'azione amministrativa e a evitare l'incertezza e la precarietà delle situazioni giuridiche soggettive. Tale principio si applica in modo uniforme a tutti i casi analoghi, indipendentemente dalle peculiarità del singolo intervento edilizio oggetto di sanatoria, al fine di assicurare parità di trattamento e coerenza nell'azione amministrativa.

Sentenza completa

N. 00042/2004
REG.RIC.

N. 01046/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00042/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 42 del 2004, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Lecce, via Zanardelli 7;

contro

Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Soprintendente per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per la Puglia, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata in Lecce, via F. Rubichi 23;
Comune di Racale, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

della nota della Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio della Puglia, sede di Bari, del 10.10.2003, p…

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