Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1579 del 2021

ECLI:IT:TARSA:2021:1579SENT

Massima

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Il vincolo paesaggistico e il vincolo idrogeologico preesistenti all'esecuzione di opere edilizie abusive in zona vincolata, nonché la loro non conformità alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici, costituiscono cause ostative insuperabili alla sanatoria di tali opere ai sensi dell'art. 32, commi 26 e 27, del d.l. n. 269/2003, a prescindere dalla natura assoluta o relativa del vincolo e dall'epoca della sua imposizione, anteriore o successiva alla realizzazione dell'abuso. Ciò in quanto, per gli interventi rientranti nella tipologia 1 dell'allegato 1 al d.l. n. 269/2003 (opere realizzate in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio e non conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici), la valutazione di conformità urbanistica risulta irrilevante ai fini della condonabilità, essendo quest'ultima esclusa in radice dalla sola sussistenza dei vincoli di inedificabilità, anche relativa, sull'area di intervento. Il procedimento di accertamento di compatibilità paesaggistica ex art. 1, commi 37 ss., della l. n. 308/2004 (c.d. mini-condono ambientale) è autonomo e distinto rispetto a quello di definizione dell'illecito edilizio, sicché l'esito del primo non può condizionare quello del secondo, dovendo l'autorità tutoria statale svolgere comunque le doverose valutazioni di merito paesaggistico, a prescindere dalla riscontrata insanabilità dell'abuso ai sensi dell'art. 32 del d.l. n. 269/2003. L'ordinanza di demolizione di opere abusive, adottata a seguito del diniego di condono edilizio e di accertamento di compatibilità paesaggistica, è legittimamente motivata con il richiamo alle violazioni accertate e alle norme applicabili, senza necessità di indicare l'area di sedime da acquisire gratuitamente al patrimonio comunale, essendo tale determinazione di competenza consiliare e non incidente sulla immediata lesività del provvedimento.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/06/2021

N. 01579/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00091/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 91 del 2020, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)), in Salerno, via ((omissis));

contro

Comune di Cava de' Tirreni, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in persona del Ministro pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura…

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