Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1082 del 2012

ECLI:IT:TARNA:2012:1082SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive è un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione comunale, che non necessita di una motivazione dettagliata in ordine all'attualità dell'interesse pubblico al ripristino della legalità urbanistica, in quanto tale interesse è in re ipsa. L'ordine di demolizione può essere legittimamente adottato senza la previa comunicazione di avvio del procedimento, trattandosi di un provvedimento vincolato la cui adozione non è influenzata dalla partecipazione del privato. L'amministrazione comunale, accertata l'esecuzione di interventi in assenza di permesso di costruire o in totale difformità dallo stesso, ha l'obbligo di ingiungere al proprietario la rimozione o la demolizione delle opere abusive, con contestuale acquisizione dell'area di sedime al patrimonio comunale, nel limite massimo di dieci volte la superficie utile abusivamente costruita. Tale provvedimento sanzionatorio, essendo espressione di un potere vincolato e non discrezionale, non necessita di una motivazione particolarmente articolata, essendo sufficiente il richiamo alla mancanza del titolo edilizio e al contrasto con la normativa urbanistica applicabile. L'omessa comunicazione di avvio del procedimento non comporta l'annullamento del provvedimento di demolizione, in quanto il suo contenuto non avrebbe potuto essere diverso da quello adottato, stante il carattere vincolato dell'atto. Pertanto, l'ordine di demolizione di opere edilizie abusive e il conseguente provvedimento di acquisizione gratuita al patrimonio comunale delle stesse e della relativa area di sedime, adottati nel rispetto della normativa urbanistica vigente, sono legittimi e non possono essere annullati per vizi procedimentali o di motivazione.

Sentenza completa

N. 13111/2004
REG.RIC.

N. 01082/2012 REG.PROV.COLL.

N. 13111/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 13111 del 2004, integrato da motivi aggiunti, proposto da Carlo Riccio e Raffaelina Capasso, rappresentati e difesi dall'avv. Carmine Di Mauro, con domicilio eletto presso lo studio dello stesso in Napoli, via Giustiniano,136;

contro

il Comune di Caivano, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avv. Ida Carrara, con domicilio
ex lege
(art. 25 c.p.a.) presso la Segreteria di questo T.A.R.;

per l'annullamento

a) dell’ordinanza n. 196/04 del 14 luglio 2004, con la quale è stata ingiunta la demolizione di opere asseritamente abusive ed il ripris…

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