Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso la deliberazione del Consiglio Comunale che ha modificato il regolamento comunale per lo svolgimento del mercato, introducendo una nuova area mercatale, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Nel processo amministrativo, la legittimazione ad impugnare un provvedimento amministrativo deve essere direttamente correlata alla situazione giuridica sostanziale che si assume lesa dal provvedimento e postula l'esistenza di un interesse attuale e concreto all'annullamento dell'atto. L'onere della prova della sussistenza di una situazione legittimante differenziata da quella riferibile al quisque de populo e di un interesse personale, concreto e attuale, riferibile a un pregiudizio puntuale e specifico recato alla propria sfera giuridica, grava sulla parte ricorrente. 2. Il ricorso collettivo, presentato da una pluralità di soggetti con un unico atto, è ammissibile nel solo caso in cui sussistano, congiuntamente, i requisiti dell'identità delle situazioni sostanziali e processuali (ossia che le domande giudiziali siano identiche nell'oggetto) e dell'assenza di un conflitto di interessi tra le parti. In mancanza di tali condizioni, il ricorso collettivo è inammissibile. Pertanto, il Tribunale ha dichiarato inammissibile il ricorso per carenza della prova della sussistenza delle condizioni dell'azione e per violazione del divieto di proporre ricorso collettivo da parte di più soggetti in assenza dei requisiti richiesti.