Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38138 del 25 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:38138PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando dei poteri connessi alla propria funzione, compie atti idonei e diretti in modo non equivoco ad indurre il privato a dare o promettere utilità personali in cambio dell'omissione di un atto dovuto d'ufficio, realizza il tentativo di induzione indebita a dare o promettere utilità, ai sensi degli artt. 56 e 319-quater c.p., anche qualora il privato si opponga fermamente alla richiesta e non vi sia l'effettiva dazione o promessa dell'utilità. Inoltre, il pubblico ufficiale che, al fine di conseguire l'impunità del reato tentato, omette di elevare la contravvenzione amministrativa di cui era a conoscenza, realizza il reato di abuso d'ufficio ex art. 323 c.p., in concorso materiale con il tentativo di induzione indebita. La valutazione dell'idoneità degli atti a realizzare il proposito criminoso nel reato tentato va effettuata ex ante, in relazione alla possibilità che la condotta posta in essere consegua lo scopo che l'agente si propone, e non sulla base di un criterio probabilistico di realizzazione dell'intento delittuoso. Pertanto, la condotta del pubblico ufficiale che sottopone il privato a prolungati controlli, prospettando le gravi conseguenze della violazione e offrendo in cambio utilità personali, è ritenuta idonea a integrare il tentativo di induzione indebita, anche in assenza dell'effettiva elevazione del verbale di accertamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CALVANESE Ersil - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. AMOROSO Roberto - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/09/2020 della Corte di appello di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Ersilia Calvanese;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Cimmino Alessandro, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe indicata, la Corte di appello di Reggio Cal…

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