Cassazione penale Sez. I sentenza n. 47513 del 22 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:47513PEN

Massima

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La capacità di intendere e di volere dell'imputato al momento del fatto deve essere valutata dal giudice sulla base di un'approfondita analisi delle risultanze peritali, delle modalità di commissione del reato, delle dichiarazioni dell'imputato e del suo comportamento complessivo, senza che la mera presenza di disturbi della personalità o di stati emotivi particolari sia di per sé sufficiente a escludere o limitare l'imputabilità, ove non sia dimostrato un nesso eziologico diretto tra tali condizioni e la condotta criminosa. Il giudice, pertanto, può legittimamente ritenere l'imputato pienamente capace di intendere e di volere, anche in presenza di reazioni emotive o di personalità, qualora accerti che al momento del fatto l'imputato fosse lucido e consapevole delle proprie azioni, avesse agito con fredda determinazione e non presentasse disturbi mentali tali da incidere sulla capacità di autodeterminarsi. L'attenuante della provocazione, inoltre, richiede la sussistenza di un fatto ingiusto della vittima, idoneo a provocare uno stato d'ira nell'agente, e la proporzionalità tra l'offesa subita e la reazione violenta, elementi che il giudice deve valutare con rigore, senza confondere lo stato d'ira con altri stati emotivi come il risentimento o la vendetta. Infine, il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato dal giudice sulla base della gravità del fatto, dell'intensità del dolo e della mancanza di pentimento da parte dell'imputato, senza che assuma rilievo decisivo la sua incensuratezza pregressa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. DE BERNARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

Dott. CASSANO Margherit - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SA. GE. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 16/01/2008 CORTE ASSISE APPELLO di SASSARI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. ARMANO ULIANA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. SORO che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

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