Il divieto di prevalenza delle circostanze attenuanti sulla recidiva reiterata, previsto dall'art. 69, comma 4, c.p., costituisce un principio fondamentale dell'ordinamento penale, volto a sanzionare in modo più severo i soggetti che, nonostante precedenti condanne, reiterino la commissione di reati. Tale divieto, pur oggetto di limitati interventi demolitivi da parte della Corte Costituzionale con riferimento a specifiche circostanze attenuanti, rimane tuttora vigente e vincolante per il giudice, il quale non può disapplicare tale disposizione al fine di ritenere prevalenti le circostanze attenuanti sulla recidiva reiterata, dovendo invece irrogare una pena conforme alla legge, che tenga conto della maggiore gravità del fatto commesso dal recidivo reiterato. Il rispetto di tale divieto rappresenta una garanzia di coerenza e proporzionalità del sistema sanzionatorio, impedendo che soggetti che hanno già dimostrato una spiccata inclinazione a delinquere possano beneficiare di un trattamento più favorevole rispetto a chi commette il reato per la prima volta.