Cassazione penale Sez. III sentenza n. 51072 del 9 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:51072PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione altrui, anche se commessi dal convivente o dal partner della persona dedita alla prostituzione, integrano il reato di cui agli artt. 3 e 8 della L. 75/1958, a prescindere dalla consapevolezza o meno dell'imputato circa l'attività svolta dalla persona prostituita e dalla finalità di tutela o di custodia del denaro ricavato dalla prostituzione. Infatti, il reato di sfruttamento della prostituzione altrui si configura anche quando il soggetto agente non abbia direttamente costretto o indotto la persona prostituita a tale attività, essendo sufficiente che egli ne abbia agevolato, organizzato o comunque tratto profitto, approfittando della condizione di vulnerabilità della vittima. Pertanto, la mera consapevolezza dell'attività di prostituzione svolta dalla persona convivente e la ricezione del denaro da essa ricavato, senza che vi sia stata una vera e propria costrizione, integrano comunque il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, in quanto il soggetto agente trae comunque un indebito vantaggio economico dallo sfruttamento della prostituzione altrui. Il dolo del reato di sfruttamento della prostituzione non richiede la prova di una specifica intenzione di trarre profitto dalla prostituzione altrui, essendo sufficiente la coscienza e volontà di compiere atti idonei a favorire, organizzare o comunque trarre vantaggio dall'attività di prostituzione svolta dalla persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. GALTERIO Donatel - Rel. Consigliere

Dott. SOCCI Angelo M. - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 20.1.2017 della Corte di Appello di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott.ssa ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza in data 20.1.2017 la Corte di Appello di Catania ha integralmente confermato la pron…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.