Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2677 del 2015

ECLI:IT:TARNA:2015:2677SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'obbligo di demolizione di opere edilizie realizzate senza il necessario titolo abilitativo (permesso di costruire e autorizzazione paesaggistica) in un territorio sottoposto a vincoli urbanistici e paesaggistici costituisce un atto dovuto per l'amministrazione, non suscettibile di essere paralizzato dalla mera presentazione successiva di istanze di sanatoria o accertamento di conformità. Ciò in quanto, una volta accertata l'esecuzione di opere in assenza o totale difformità dal titolo, l'interesse pubblico alla rimozione degli abusi edilizi è in re ipsa, senza che l'amministrazione debba previamente valutare la possibilità di sanatoria. La reiterazione di violazioni edilizie, con successivi e nuovi interventi su manufatti originariamente abusivi, non può impedire sine die l'adozione dei prescritti provvedimenti repressivi, pena l'effetto "premiale" sul reo. Pertanto, l'amministrazione è tenuta a ordinare la demolizione di opere realizzate senza titolo in un contesto vincolato, anche quando l'immobile principale sia già oggetto di istanza di condono edilizio pendente, non potendosi in tal caso distinguere tra opere pertinenziali e non, o tra opere soggette a permesso di costruire e opere realizzabili con denuncia di inizio attività, essendo preclusa in ogni caso la prosecuzione dei lavori. L'eventuale presentazione di nuove istanze di sanatoria o accertamento di conformità non incide sulla legittimità ed efficacia dei provvedimenti demolitori già adottati, salva la possibilità per il privato di rinunciare al ricorso e ottenere una declaratoria di improcedibilità.

Sentenza completa

N. 04498/2007
REG.RIC.

N. 02677/2015 REG.PROV.COLL.

N. 04498/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4498 del 2007, proposto da: Leopardi Maria,
rappresentata e difesa, per mandato a margine dell’atto introduttivo del giudizio, dagli avv. ti Leopoldo Villani e Francesco La Mura, con domicilio eletto in Napoli, viale Gramsci, n. 16 presso lo studio dell’avv. Antonio Messina;

contro

Comune di S. Antonio Abate, in persona del sindaco pro tempore,
rappresentato e difeso, per mandato in calce alla copia notificata del ricorso, ratificato con delibera di Giunta Municipale n. 80 del 30 aprile 2015, dall’avv. Gennaro Perillo con domicilio eletto presso la sede dell’Ufficio legale dello stesso Comune e, pertant…

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