Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 20 del 2024

ECLI:IT:CGARS:2024:20SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca dell'agibilità e di sgombero di un immobile privato, adottato dall'autorità comunale, presuppone un preventivo e puntuale accertamento tecnico della situazione di pericolo per l'incolumità pubblica e privata, fondato su prove concrete e non su mere presunzioni. Tuttavia, in presenza di circostanziati, concreti e attuali elementi sintomatici di una comprovata situazione di obiettiva precarietà strutturale dell'intero compendio edilizio, il Sindaco, quale ufficiale di Governo, può legittimamente adottare, ai sensi dell'art. 54, comma 4, del d.lgs. n. 267/2000, provvedimenti contingibili e urgenti di sgombero, anche in assenza di specifici accertamenti tecnici sulla singola unità immobiliare, qualora risulti evidente, sulla base di indagini tecniche condotte sull'intero complesso, che l'immobile in questione presenti analoghe criticità strutturali tali da inficiarne la staticità e da determinare un grave e imminente pericolo per l'incolumità pubblica e privata. In tal caso, l'adozione di un provvedimento di sgombero immediato, motivato sulla base degli elementi istruttori acquisiti, non può essere ritenuta eccessiva e sproporzionata, specie ove gli interessati abbiano assunto un atteggiamento non collaborativo, differendo la soluzione delle problematiche tecniche riscontrate. Inoltre, la legittimazione passiva nel giudizio è circoscritta all'amministrazione comunale che ha adottato i provvedimenti lesivi, mentre l'ente proprietario di uno degli immobili interessati, che ha svolto meri accertamenti tecnici endoprocedimentali, non riveste la qualità di parte resistente.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/01/2024

N. 00020/2024REG.PROV.COLL.

N. 01247/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

Sezione giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1247 del 2021, proposto dai signori Giuseppe Maccarrone, Alfia Curcuruto, Angelo Stivala, Giuseppa Lo Vecchio, Livia Finocchiaro, Orazio Musumeci, Catina Maria Patanè e Salvatore Castorina, rappresentati e difesi dall'avvocato Grazia Pulvirenti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

il Comune di Giarre, in persona del Sindaco
pro tempore,
non costituto in giudizio;
l’Istituto Autonomo Case Popolari (I.A.C.P.) di Catania, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Antonio Maria Cardillo, con…

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