Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35866 del 19 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:35866PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., richiede una posizione dinamica e funzionale dell'imputato all'interno della struttura criminale, tale da implicare un ruolo attivo e concreto nel perseguimento dei fini illeciti dell'organizzazione, e non un mero status di appartenenza. Il conferimento di un grado o "dote" elevata all'interno dell'associazione mafiosa costituisce grave indizio di partecipazione, in quanto presuppone una dimostrata fedeltà e adesione al programma criminoso, nonché la disponibilità a fornire un contributo essenziale, anche di natura economica, per il consolidamento del potere dell'organizzazione. La presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari, prevista dall'art. 275 comma 3 c.p.p. per il delitto di cui all'art. 416-bis c.p., può essere superata solo quando risulti con certezza che l'indagato abbia irreversibilmente reciso i legami con l'associazione mafiosa di appartenenza, circostanza che non ricorre nel caso in cui permangano elementi indiziari di un perdurante coinvolgimento dell'imputato nelle attività dell'organizzazione criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. BONITO Francesco M.S - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonell - rel. Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1254/2011 del Tribunale del riesame di Torino in data 23/06/2011;

Letti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Antonella Patrizia Mazzei;

udite le conclusioni del Pubblico Ministero presso questa corte di cassazione, in persona del sostituto procuratore generale, Dr. Volpe Giuseppe, il quale ha chi…

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