Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5799 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:5799SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive è legittimo quando l'immobile, pur essendo assistito da una precedente concessione edilizia in sanatoria, è stato successivamente oggetto di lavori di ristrutturazione, con accorpamento di locali, modifica della destinazione d'uso e realizzazione di nuovi manufatti, in assenza di idoneo titolo abilitativo. In tali casi, il provvedimento sanzionatorio non può essere considerato illegittimo per difetto di motivazione o contraddittorietà, in quanto l'amministrazione ha correttamente accertato la natura abusiva dei lavori successivamente eseguiti, non rientranti nell'ambito della precedente concessione in sanatoria. Il principio di diritto che emerge è che il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive è legittimo quando i lavori realizzati, pur in presenza di una pregressa concessione in sanatoria, eccedono i limiti di tale titolo e sono stati eseguiti in assenza di idonea autorizzazione, essendo quindi configurabili come interventi abusivi. La motivazione del provvedimento sanzionatorio deve dare conto in modo chiaro e puntuale di tale circostanza, senza che possa essere contestata per difetto di motivazione o contraddittorietà laddove risulti provato che i lavori eseguiti non rientrano nell'ambito della precedente concessione in sanatoria. Il provvedimento di sospensione dei lavori, essendo strumentale e propedeutico all'ordine di demolizione, perde la propria efficacia una volta adottato quest'ultimo provvedimento, rendendo improcedibile il relativo ricorso.

Sentenza completa

N. 10649/2013
REG.RIC.

N. 05799/2015 REG.PROV.COLL.

N. 10649/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10649 del 2013, proposto da:
Roberto Pepe', rappresentato e difeso dall'avv. Marcello Tumiotto, con domicilio eletto presso Marcello Tumiotto in Roma, Via Jacopo Da Ponte, 45;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Cristina Montanaro, domiciliata in Roma, Via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

d.d. n. 1360 del 07.08.13 e d.d. n. 1601 del 2 ottobre 2013 aventi ad oggetto l'immediata sospensione da ogni ulteriore attività edilizia, la demolizione delle opere abusivamente realizzate ed il ripristino del pre…

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