Consiglio di Stato sentenza n. 1963 del 2004

ECLI:IT:CDS:2004:1963SENT

Massima

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La concessione edilizia in sanatoria ai sensi dell'art. 39 della legge n. 724/1994 può essere legittimamente rilasciata anche in caso di opere realizzate in parziale difformità rispetto ai titoli abilitativi precedentemente rilasciati, purché risultino ultimate entro il 31 dicembre 1993, data di riferimento prevista dalla normativa sul condono edilizio, senza che assuma rilievo la mancata indicazione di tali opere nel progetto di sanatoria, atteso che la procedura del condono è finalizzata esclusivamente a sanare il rapporto tra il privato abusivo e la pubblica amministrazione, fatti salvi i diritti dei terzi; pertanto, il provvedimento di concessione in sanatoria non può essere annullato per violazione dell'art. 39, comma 2, della legge n. 724/1994, che prevede l'inapplicabilità del condono alle opere che creano limitazioni di tipo urbanistico alle proprietà confinanti, in quanto tale norma va interpretata nel senso che il rilascio della concessione in sanatoria non pregiudica i diritti del terzo né comporta per esso alcuna limitazione, come chiarito dalla successiva modifica apportata dalla legge n. 662/1996; inoltre, il procedimento di rilascio della concessione in sanatoria è sorretto da idonea istruttoria, con acquisizione dei documenti e dei pareri richiesti per la qualificazione della tipologia dell'abuso in relazione alla sua condonabilità, e non richiede una motivazione analitica, essendo sufficiente una esternalizzazione sintetica delle ragioni che hanno determinato l'Amministrazione circa il positivo rilascio della concessione, in considerazione della contenuta natura dell'opera abusiva realizzata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, Quinta Sezione ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello numero di registro generale 7477/00, proposto dalla Sig. El. Ma. rappresentata e difesa, per delega resa a margine dell'atto di appello dagli Avv.ti Gr. Ca., Prof. M. Al. Qu. e Gu. Fr. Ro. ed elettivamente domiciliata presso lo studio di quest'ultimo in Ro., in Via Co., 5,
contro
il Sig. Fe. Mi., rappresentato e difeso dall'Avv.to Gi. Ge. e Gi. Ca. ((omissis)). ed elettivamente domiciliato presso lo studio di quest'ultimo in Ro., ((omissis)). 27;
e nei confronti
del Comune di Pieve Ligure rappresentato e difeso, dall'avv.to Ca. Be. ed elettivamente domicilia in Ro. ((omissis)). Pa., 55 presso l'avv.to Fr. Lu. Re.
per la riforma
della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria, Sez. I, n. 470/1999, dell'11 maggio 2000,
Visto il r…

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