Cassazione penale Sez. I sentenza n. 46114 del 11 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:46114PEN

Massima

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La condotta diffamatoria o minacciosa commessa nello stato di ira determinato da un fatto ingiusto altrui e subito dopo di esso non è punibile, purché ricorrano i seguenti requisiti: a) lo "stato d'ira", costituito da una situazione psicologica caratterizzata da un impulso emotivo incontenibile, che determina la perdita dei poteri di autocontrollo, generando un forte turbamento connotato da impulsi aggressivi; b) il "fatto ingiusto altrui", costituito non solo da un comportamento antigiuridico in senso stretto ma anche dall'inosservanza di norme sociali o di costume regolanti l'ordinaria, civile convivenza; c) un rapporto di causalità psicologica tra l'offesa e la reazione, indipendentemente dalla proporzionalità tra esse. L'esimente può configurarsi anche sotto il profilo della putatività, qualora ricorra una ragionevole, anche se erronea, opinione dell'illiceità del fatto altrui, purché l'errore sia plausibile, ragionevole e logicamente apprezzabile. Il giudice di appello può riconoscere tale esimente anche d'ufficio, senza violare il principio devolutivo, in quanto le argomentazioni e le questioni di diritto riconducibili all'ambito dei motivi proposti, ma non svolte o erroneamente prospettate a sostegno del petitum, possono essere valutate dal giudice di secondo grado senza esorbitare dalla sfera devolutiva dell'impugnazione. La valutazione del quantum del danno risarcibile, effettuata equitativamente dal giudice, è sottratta al sindacato di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/09/2016 del Tribunale di Chieti;
nel procedimento nei confronti di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. RENOLDI Carlo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del sostituto Procuratore generale, Dr. DI LEO Giovanni, che ha concluso chiedendo il rigetto d…

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