Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27966 del 15 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:27966PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle proprie funzioni, richiede chiarimenti circa le condizioni di una persona trovata in strada con ferite, deve essere rispettato e obbedito, anche qualora l'individuo si trovi in stato confusionale per l'assunzione di bevande alcoliche. L'opposizione violenta o minacciosa del cittadino alle richieste del pubblico ufficiale integra il reato di resistenza a pubblico ufficiale, a prescindere dalla consapevolezza dell'imputato circa la qualità del soggetto che sta svolgendo l'attività di ufficio. La reiterazione di condotte aggressive e minacciose, nonché l'esistenza di precedenti specifici, escludono il riconoscimento delle attenuanti generiche, in quanto tali comportamenti denotano una personalità incline alla violenza e al disprezzo dell'autorità pubblica, incompatibile con la concessione di benefici premiali. Il dolo del reato di resistenza a pubblico ufficiale sussiste qualora l'agente sia consapevole che il proprio comportamento rappresenta un ostacolo al compimento di atti d'ufficio, a prescindere dalle specifiche intenzioni soggettive che lo hanno mosso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ta. Ot. H. Ab. , nato in (OMESSO);

avverso la sentenza del 06/07/2009 della Corte di appello di Napoli;

visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MAZZOTTA Gabriele, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO

1. Con la sentenza in epigr…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.