Il provvedimento amministrativo di sospensione dell'attività commerciale per mancata presentazione della documentazione richiesta (certificato di agibilità e certificato elettrico) è legittimo, purché l'amministrazione abbia previamente assegnato un termine perentorio per l'integrazione documentale e comunicato l'avvio del procedimento sanzionatorio. Tuttavia, la sospensione dell'attività deve essere proporzionata e può essere revocata qualora l'interessato depositi successivamente la documentazione mancante, anche in corso di giudizio, facendo venir meno l'interesse all'annullamento del provvedimento sanzionatorio. In tal caso, le spese di lite possono essere compensate tra le parti in considerazione del comportamento collaborativo del privato. L'istituto del silenzio assenso per il certificato di agibilità ex art. 3 l.r. n. 17/1994 trova applicazione solo per gli immobili a destinazione residenziale, non per quelli commerciali. Pertanto, l'amministrazione può legittimamente richiedere la presentazione del certificato di agibilità anche in assenza di un suo precedente rilascio tacito.