Il falso ideologico commesso da un soggetto direttamente interessato all'ottenimento di un documento abilitativo, attraverso la falsificazione di registri e attestati di frequenza di un corso obbligatorio, integra il reato di cui agli artt. 110, 81, 479-480 c.p. e comporta un aumento di pena per la continuazione anche con il reato di cui agli artt. 48 e 480 c.p., in considerazione del pericolo per la sicurezza pubblica derivante dal rilascio del documento senza l'effettiva partecipazione al corso formativo. Il giudice di merito, nel valutare la concessione delle attenuanti generiche, può legittimamente escludere la rilevanza della successiva regolarizzazione della posizione dell'imputato, in quanto tale comportamento non costituisce di per sé un elemento positivo di valutazione ai fini della diminuzione di pena, essendo meramente doveroso per l'imputato al fine di poter svolgere la propria attività lavorativa.