Cassazione penale Sez. I sentenza n. 46595 del 24 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:46595PEN

Massima

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Il concorso di persona nel reato, ai sensi dell'art. 110 c.p., richiede un contributo partecipativo, morale o materiale, alla condotta criminosa altrui, caratterizzato dalla coscienza e volontà di arrecare un apporto alla realizzazione dell'evento illecito. La mera condotta omissiva e connivente, in assenza di un effettivo contributo causale, non è sufficiente a fondare una affermazione di responsabilità a titolo di concorso, essendo necessario che il comportamento del concorrente abbia consentito una più agevole commissione del delitto, stimolando o rafforzando il proposito criminoso dell'autore principale. Pertanto, la semplice accettazione del passaggio in auto, anche se consapevole dell'imperizia e imprudenza del guidatore, così come l'omesso intervento per indurre quest'ultimo a fermarsi o moderare la velocità, non integrano di per sé un apporto concorsuale punibile, trattandosi al più di una condotta meramente connivente, priva del necessario nesso causale con l'evento. Analogamente, il tentativo di fuga successivo all'evento delittuoso, pur potendo avere valenza indiziaria, non assume rilievo ai fini della configurabilità del concorso di persona nel reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO F. M. S. - rel. Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA;
nei confronti di:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 22/2017 TRIB. LIBERTA' MINORI di ROMA, del 09/06/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;
sentite le conclusioni del PG Dott. IACOVIELLO Francesco Mauro il quale ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS).
La Corte:
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO…

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