Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39763 del 8 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:39763PEN

Massima

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Il provvedimento con cui il tribunale decide sulla richiesta di revoca o modifica di una misura di prevenzione, ai sensi della legge n. 1423 del 1956, art. 7, comma 2 e successive modifiche, è impugnabile con l'appello e non con il ricorso per cassazione. Tale principio è estensibile anche alla dichiarazione de plano, funzionale al principio di ragionevole durata del processo e non contrastante con l'art. 111, comma 2 Cost. e l'art. 6, comma 1 CEDU, i quali non impongono l'applicazione generalizzata dei principi del contraddittorio e dell'oralità ad ogni tipo di decisione. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di rigetto della richiesta di revoca di una misura di prevenzione deve essere qualificato come appello e gli atti devono essere trasmessi alla Corte di appello competente per il giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA F. P. - rel. Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 30/2007 TRIBUNALE di SALERNO, del 16/12/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO PAOLO GRAMENDOLA;

lette le conclusioni del PG Dott. Izzo Gioacchino per la qualificazione del ricorso come appello e trasmissione atti alla Corte competente.

Osserva in:

FATTO E DIRITTO

(OMISSIS) ricorre per cassazione a mezzo del suo difensore contro l'ordinanza in data 16/12/2011, co…

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