Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 266 del 2019

ECLI:IT:TARTOS:2019:266SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana ha stabilito che: 1. La variazione della destinazione urbanistica di un'area da zona edificabile a zona agricola periurbana, operata dal Regolamento Urbanistico comunale in sede di aggiornamento, non necessita di una motivazione più stringente rispetto a quella desumibile dai criteri di ordine tecnico-urbanistico seguiti nella elaborazione progettuale del piano, in quanto la mera esistenza, nella pianificazione previgente, di una destinazione urbanistica più favorevole al proprietario non è circostanza sufficiente a fondare in capo a quest'ultimo un'aspettativa qualificata tale da imporre all'Amministrazione un obbligo di una più puntuale e specifica motivazione. 2. La distinzione tra autorità "procedente" e autorità "competente" in materia di valutazione ambientale strategica (VAS) non impone una rigorosa separazione tra le stesse, potendo essere individuate anche all'interno della medesima amministrazione, purché sia assicurata una separazione tra la struttura preposta a svolgere l'attività istruttoria e l'organo deputato ad esprimere la valutazione finale. 3. La decadenza delle previsioni urbanistiche relative a piani attuativi di iniziativa privata, prevista dall'art. 55, comma 6, della L.R. Toscana n. 1/2005 per il caso di mancata approvazione entro il quinquennio, consente all'Amministrazione di ridisciplinare liberamente l'area, precludendo al privato la possibilità di opporre l'affidamento nella precedente e decaduta destinazione urbanistica. 4. Il Responsabile dell'Area Urbanistica è competente a prendere atto del decorso del termine di efficacia di una previsione urbanistica, senza che ciò implichi l'adozione di valutazioni discrezionali, rientrando tale attività nelle competenze del responsabile del servizio ai sensi dell'art. 42 del D.lgs. 267/2000.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/02/2019

N. 00266/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01342/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1342 del 2014, proposto da
Giorgio Enrico Bassi, rappresentato e difeso dall'avvocato Enrico Amante, con domicilio eletto presso il suo studio in Firenze, via Alfieri, 19;

contro

Comune di Cavriglia, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Rita Cavezzuti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Giancarlo Lo Manto in Firenze, via Masaccio 219;

per l'annullamento,

della delibera del C.C. Cavriglia 3.4.2014, n. 9 avente ad oggetto “
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