Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43991 del 25 settembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:43991PEN

Massima

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Il funzionario pubblico che, abusando della propria posizione di autorità e fiducia, preleva indebitamente denaro dai libretti bancari intestati a privati cittadini, commette il reato di truffa aggravata e continuata, essendo irrilevante l'eventuale consenso delle persone offese, in quanto il suo comportamento integra una condotta fraudolenta che lede il patrimonio altrui e viola i doveri di correttezza e fedeltà inerenti alla sua funzione. La condanna del reo alla restituzione delle somme indebitamente sottratte e al risarcimento del danno in favore della parte civile costituisce una conseguenza necessaria della sua responsabilità penale, a prescindere dalla sussistenza di un accordo con le vittime, atteso che l'abuso della posizione di pubblico ufficiale e la sottrazione di denaro senza autorizzazione configurano gli estremi del reato di truffa aggravata, non potendo essere ricondotti alla fattispecie meno grave dell'appropriazione indebita. La prescrizione del reato, ove maturata successivamente alla sentenza impugnata, non può essere rilevata in sede di legittimità, essendo preclusa dalla declaratoria di inammissibilità del ricorso, che impedisce il formarsi di un valido rapporto di impugnazione. Pertanto, il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che l'abuso della posizione di pubblico ufficiale per sottrarre indebitamente denaro dai libretti bancari intestati a privati cittadini integra il reato di truffa aggravata e continuata, indipendentemente dall'eventuale consenso delle persone offese, comportando la condanna del reo alla restituzione delle somme e al risarcimento del danno in favore della parte civile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. IMPERIALI Lucia - rel. Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 4144/2014 CORTE APPELLO di PALERMO, del 14/12/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/06/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott. IMPERIALI LUCIANO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GAETA Pietro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
Udito, per la parte civile, l'Avv.to (OMISSIS), in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS) che ha concluso pe…

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