La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: Il rilascio di una concessione edilizia sulla base di una falsa rappresentazione dello stato dei luoghi nei grafici allegati alla domanda, nonché la realizzazione di una sopraelevazione dell'edificio rispetto a quanto consentito dalla licenza edilizia originaria, comportano l'illegittimità dell'intervento edilizio e la conseguente legittimità dei provvedimenti amministrativi di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica e della concessione edilizia, nonché dell'ordine di demolizione, anche qualora il proprietario presenti successivamente una domanda di sanatoria, in quanto l'incremento volumetrico realizzato non può essere considerato mero "volume tecnico accessorio" e risulta comunque in contrasto con le norme urbanistiche ed edilizie applicabili, in particolare con l'articolo 7 delle NTA del piano particolareggiato del centro storico che non consente incrementi volumetrici per la tipologia edilizia in questione, e con le previsioni del piano paesaggistico regionale che vietano incrementi delle volumetrie preesistenti nei centri storici fino all'adeguamento dei piani urbanistici comunali.