Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 33867 del 25 agosto 2008

ECLI:IT:CASS:2008:33867PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti può essere desunta anche dalla sussistenza di un rapporto sinallagmatico e di cointeressenza tra i membri del sodalizio criminoso, come evidenziato dalle intercettazioni telefoniche ed ambientali che rivelano una confidenza, conoscenza e collaborazione tra gli indagati nell'organizzazione di attività illecite quali l'importazione, la produzione e la cessione di ingenti quantitativi di droga. Inoltre, la pericolosità sociale dell'indagato, tale da giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, può essere desunta non solo dalla gravità oggettiva dei reati commessi, ma anche dalle specifiche modalità e circostanze della condotta criminosa, come la realizzazione di vaste piantagioni di cannabis e l'attivazione degli altri associati per garantire il sostentamento economico della sua famiglia dopo l'arresto, elementi sintomatici di un'elevata capacità delinquenziale e di un programma criminoso ben strutturato, non altrimenti neutralizzabile se non con il ricorso alla misura custodialistica massima. L'assenza di precedenti penali non esclude di per sé la pericolosità sociale dell'indagato, potendo questa essere desunta dalla modalità della condotta tenuta in occasione del reato, in applicazione dei criteri di cui all'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. OLIVA Bruno - Consigliere

Dott. MANNINO Saverio Feli - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ma. Fr., nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Palermo, pronunciata ex articolo 309 c.p.p. in data 3 marzo 2008, con la quale e' stata parzialmente accolta la richiesta di riesame dell'ordinanza del G.I.P. del Tribunale di Palermo (che ha applicato la custodia cautelare in carcere, ritenuta la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per i delitti ex Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990 articoli 74 e 73 nonche' le esigenze ca…

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