Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7318 del 19 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:7318PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, può essere desunto dalla gravità del fatto, dalle modalità organizzate di commissione del reato, nonché dai precedenti penali dell'indagato, anche se di diversa natura, qualora siano sintomatici di una personalità negativa e di un radicamento in circuiti criminali, a prescindere dalla condotta esemplare tenuta durante l'esecuzione della misura cautelare e dalla definizione del procedimento con rito alternativo, che possono essere considerati indici di resipiscenza e di volontà di reinserimento sociale, ma non sono di per sé sufficienti a escludere il pericolo di reiterazione, ove sussistano gli altri elementi indicati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio S. - Presidente

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) RU. PI. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 29/04/2008 TRIB. LIBERTA' di TARANTO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CITTERIO CARLO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. DI CASOLA Carlo, per l'inammissibilita' del ricorso;

e dell'Avv. CAUDULLO Raffaele per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 29.4 - 7.5.2008 il Tribunale del riesame di…

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