Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 46637 del 12 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:46637PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la gravità indiziaria e la sussistenza delle esigenze cautelari, può legittimamente fondare il proprio convincimento su plurimi elementi di riscontro, quali le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, le risultanze delle intercettazioni telefoniche, i dati documentali e le ammissioni dell'indagato, purché la motivazione sia logica, coerente e non manifestamente illogica o contraddittoria. In particolare, il giudice può ritenere attendibile la chiamata in correità di un collaboratore di giustizia anche in assenza di elementi di prova diretti, ove tale dichiarazione risulti corroborata da riscontri esterni, quali la riconducibilità dell'indagato a luoghi e situazioni descritti dal collaboratore, la coerenza interna del suo racconto e l'assenza di elementi che ne inficino la credibilità. Inoltre, il decorso del tempo dalla commissione del fatto non esclude di per sé la sussistenza del pericolo concreto ed attuale di reiterazione del reato, ove il giudice motivi adeguatamente in ordine alla persistente pericolosità sociale dell'indagato, desunta da elementi quali la gravità del fatto, l'assenza di resipiscenza, la spregiudicatezza e l'abitualità criminosa dimostrata. Tali valutazioni, rientrando nella sfera di apprezzamento discrezionale del giudice di merito, non possono essere sindacate in sede di legittimità, se sorrette da una motivazione logica e coerente, che non presenti vizi di manifesta illogicità o contraddittorietà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. LEO Guglielmo - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1279/2014 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 03/03/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CITTERIO CARLO;

sentite le conclusioni del PG Dott. IACOVIELLO ((omissis)), per il rigetto;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) per l'accoglimento.

CONSIDERATO IN FATTO

1. Nei confronti di (OMISSIS) e (OMISSIS) in data 3.3-11.4.2014 il Tribunale di Napoli, …

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