Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità solidale della persona giuridica o dell'ente privo di personalità giuridica per le sanzioni amministrative irrogate ai sensi del D.Lgs. n. 507 del 1993, art. 24, in caso di affissione di manifesti pubblicitari senza la prescritta autorizzazione, si estende non solo ai soggetti legati all'ente da un rapporto organico o di lavoro subordinato, ma anche a tutti i casi in cui vi sia un rapporto di affidamento o di avvalimento con l'autore materiale della violazione. Tuttavia, perché possa configurarsi tale responsabilità solidale, è necessario che l'attività pubblicitaria sia comprovatamente riconducibile all'iniziativa del beneficiario quale committente o autore del messaggio pubblicitario, oppure che sia documentato il rapporto tra l'autore della trasgressione e l'ente o persona giuridica opponente. Non è sufficiente il mero fatto che l'ente o persona giuridica abbia potuto trarre un qualche giovamento dal messaggio pubblicitario. L'onere della prova in tal senso grava sull'ente impositore della sanzione.