Cassazione penale Sez. III sentenza n. 38019 del 13 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:38019PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere si distingue dal concorso di persone nel reato continuato per il carattere dell'accordo criminoso, che nel concorso è diretto alla commissione di uno o più reati con la realizzazione dei quali si esaurisce, mentre nell'associazione risulta diretto all'attuazione di un più vasto programma criminoso, per la commissione di una serie indeterminata di delitti, con la permanenza di un vincolo associativo tra i partecipanti, anche indipendentemente dall'effettiva commissione dei singoli reati programmati. Pertanto, la condanna e l'assoluzione per il reato associativo in relazione a diversi capi di imputazione relativi alla stessa area di illeciti fiscali, senza una chiara distinzione tra le due fattispecie, integra un'anomalia logico-giuridica che inficia la motivazione della sentenza. Inoltre, il giudice di merito deve esplicitamente valutare la richiesta di concessione delle attenuanti generiche formulata dall'imputato, motivando adeguatamente il provvedimento di rigetto sulla base dei parametri di cui all'art. 133 c.p. Infine, qualora sia annullata parzialmente la sentenza con rinvio per la rideterminazione della pena, il giudicato formatosi sull'accertamento del reato e della responsabilità impedisce la declaratoria di estinzione del reato per prescrizione sopravvenuta alla pronuncia d'annullamento, salvo che la prescrizione sia già maturata alla data della pronuncia di annullamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - rel. Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/07/2017 della Corte di Appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Claudio Cerroni;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Cuomo Luigi, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi
uditi per i ricorrenti gli avv. (OMISSIS) e (OMISSIS), che hanno concluso chiedendo l…

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