Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19037 del 7 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:19037PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando la condotta dell'agente, caratterizzata da una pluralità di azioni reiterate nel tempo, cagiona un perdurante e grave stato di ansia o di paura nella vittima, ovvero ne determina un mutamento delle abitudini di vita, costringendola ad adottare misure volte a garantire la propria sicurezza e libertà di movimento. L'elemento soggettivo del reato è integrato dal dolo generico, consistente nella consapevolezza e volontà di porre in essere le condotte persecutorie, a prescindere dalla specifica finalità di provocare le conseguenze descritte dalla norma incriminatrice. Pertanto, la condotta dell'imputato, caratterizzata da una serie di comportamenti ossessivi e maniacali nei confronti dell'ex convivente, quali telefonate e messaggi incessanti, appostamenti, inseguimenti e tentativi di approccio, che hanno costretto la vittima a modificare le proprie abitudini di vita e a rivolgersi più volte alle forze dell'ordine, integra pienamente gli estremi del reato di atti persecutori, in presenza del dolo generico dell'agente di voler mantenere un legame con la donna nonostante la sua volontà contraria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4053/2013 CORTE APPELLO di VENEZIA, del 27/05/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/02/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;

Udito il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, dr. Mario Pinelli, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di V…

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