Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21724 del 29 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:21724PEN

Massima

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Il reato di ricettazione si configura quando l'agente, pur essendo consapevole dell'illecita provenienza del bene, se ne appropria o ne agevola la commercializzazione, intromettendosi nel traffico della cosa di provenienza delittuosa. La responsabilità penale per il reato di ricettazione può essere affermata sulla base di una valutazione complessiva degli elementi probatori acquisiti, anche in assenza di una prova diretta della conoscenza della provenienza illecita del bene da parte dell'imputato, purché tale consapevolezza possa essere desunta da un insieme di indizi gravi, precisi e concordanti, come l'ammissione dell'imputato di aver svolto un ruolo di intermediario nella vendita del bene, il sequestro dello stesso presso l'imputato, la mancanza di elementi che possano giustificare il possesso del bene, nonché la valutazione della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni di eventuali coimputati. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della prova, purché la motivazione sia logica, coerente e non contraddittoria, senza che la Corte di Cassazione possa sindacare tale apprezzamento se non per manifesta illogicità o irragionevolezza. L'omesso esame di un motivo di appello non determina nullità della sentenza quando il motivo risulti manifestamente infondato, assorbito dalle argomentazioni svolte o affetto da genericità tale da renderlo inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI Francesco - Presidente

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

Dott. ((omissis)) - Consigliere

Dott. MELIADO' Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Za. Do. (n. il (OMESSO));

avverso la sentenza della Corte d'appello di Torino, Sezione Seconda Penale, in data 14/03/2003;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dr. ((omissis)).

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), il quale tea concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

Viste le conclusioni, per l'accoglimento del…

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