Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16938 del 20 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:16938PEN

Massima

Il comportamento diffamatorio, anche se motivato dalla critica di un altrui condotta, non può essere scriminato dal diritto di critica quando le espressioni utilizzate, per la loro portata offensiva e gratuita aggressione della persona, eccedono i limiti della continenza espressiva, senza che sia necessario un preventivo accertamento della veridicità delle affermazioni. Pertanto, il giudice può valutare il comportamento della parte offesa ai soli fini della determinazione della pena, senza che ciò possa escludere la responsabilità penale dell'imputato per il reato di diffamazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. MICHELE Romano - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. CARUSILLO Elena - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 23/05/2022 dal Tribunale di Verona;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott.ssa Elena Carusillo;
preso atto delle conclusioni formulate dal P.M., nella persona del Sostituto Procuratore
Generale Dott. Giuseppe Riccardi, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il difensore di (OMISSIS), avv. (OMISSIS), propone ricorso per …

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