Il dolo eventuale è compatibile con il delitto di danneggiamento, qualora l'agente, nel porre in essere una condotta violenta e aggressiva diretta a cagionare lesioni personali, abbia valutato e accettato il rischio di causare, oltre alle lesioni, anche la rottura di un bene di proprietà della vittima, come nel caso di rottura degli occhiali durante l'aggressione fisica. Il giudice, nel motivare il diniego delle attenuanti generiche, non è tenuto a prendere in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o rilevabili dagli atti, essendo sufficiente che faccia riferimento a quelli ritenuti decisivi o comunque rilevanti, restando disattesi o superati tutti gli altri da tale valutazione. Inoltre, nel caso in cui la vittima non abbia concorso con la propria condotta alla determinazione dell'evento dannoso, il risarcimento del danno non può essere ridotto ai sensi dell'art. 1227 c.c.