Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26954 del 18 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:26954PEN

Massima

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Il delitto di truffa si distingue dal delitto di insolvenza fraudolenta in quanto nella truffa la frode è attuata mediante la simulazione di circostanze e di condizioni non vere, artificiosamente create per indurre altri in errore, mentre nell'insolvenza fraudolenta la frode è attuata unicamente con la dissimulazione del reale stato di insolvenza dell'agente. Pertanto, affinché sussista il reato di truffa, è necessario che l'attività fraudolenta posta in essere dall'agente generi un errore nella vittima, inteso come falsa rappresentazione di circostanze di fatto capaci di incidere sul processo di formazione della sua volontà. Nel caso in esame, la Corte di Appello ha correttamente ravvisato gli artifici e raggiri non solo nel pagamento con un assegno tratto su conto corrente chiuso, ma anche nelle false affermazioni del ricorrente di avere un lavoro, di essere percettore di reddito e di avere urgenza di concludere l'affare, elementi che hanno indotto in errore la persona offesa inducendola a disporre del proprio patrimonio. Pertanto, la qualificazione giuridica dei fatti come truffa, e non come insolvenza fraudolenta, è corretta in quanto il ricorrente non si è limitato a dissimulare la sua insolvenza, ma ha posto in essere una serie di comportamenti "positivi" tesi a convincere la vittima ad accettare il pagamento con l'assegno bancario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO D. - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. COSCIONI - rel. Consigliere

Dott. PACILLI G.A.R - Consigliere

Dott. ARIOLLI G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a CAGLIARI il 23/08/1987;
avverso la sentenza del 23/11/2017 della CORTE APPELLO di CAGLIARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE COSCIONI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. TOCCI Stefano, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il difensore di (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso la sentenza della Cort…

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