Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1055 del 2022

ECLI:IT:TARMI:2022:1055SENT

Massima

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Il rilascio di un'autorizzazione amministrativa presuppone che il richiedente dimostri la propria legittimazione e titolarità all'esercizio dell'attività oggetto di autorizzazione, anche in assenza di specifiche previsioni normative in tal senso, al fine di evitare di assentire attività che potrebbero invadere la sfera giuridica di terzi. L'amministrazione è pertanto tenuta a verificare preliminarmente la legittimazione del richiedente, indipendentemente dai requisiti specifici previsti dalla normativa di settore per il rilascio dell'autorizzazione. In mancanza della dimostrazione del titolo di legittimazione, l'amministrazione può legittimamente sospendere l'efficacia di un'autorizzazione precedentemente rilasciata o rinviare il procedimento per il rilascio di una nuova autorizzazione, senza che ciò integri un vizio di eccesso di potere per difetto di istruttoria o di motivazione. La sospensione dell'autorizzazione, avendo natura cautelare, non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento, mentre la sospensione del procedimento per il rilascio di una nuova autorizzazione, essendo finalizzata all'acquisizione di un elemento istruttorio, non necessita di alcuna comunicazione all'istante. L'assenza del titolo di legittimazione del richiedente costituisce una grave ragione idonea a giustificare la sospensione dell'autorizzazione, senza che l'amministrazione sia tenuta a fissare un termine per il suo riacquisto, essendo rimesso all'istante l'onere di produrre la relativa documentazione per far cessare l'effetto sospensivo. L'esercizio legittimo di tali poteri da parte dell'amministrazione esclude la configurabilità di un danno ingiusto risarcibile.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/05/2022

N. 01055/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00240/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 240 del 2016, integrato da motivi aggiunti, proposto da Risorse Future s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Giuseppe Franco Ferrari e Alice Minati, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso lo studio Giuseppe Franco Ferrari in Milano, via Larga n. 23;

contro

Rete Ferroviaria Italiana (RFI) s.p.a., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Riccardo Montanaro, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico…

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