Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27877 del 6 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:27877PEN

Massima

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Il dolo specifico è richiesto per le ipotesi di sottrazione, distruzione o falsificazione di libri e scritture contabili previste dalla legge fallimentare, mentre per le ipotesi di irregolare tenuta della contabilità, caratterizzate dalla tenuta delle scritture "in guisa da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari", è sufficiente il dolo intenzionale, poiché la finalità dell'agente è riferita a un elemento costitutivo della fattispecie oggettiva, l'impossibilità di ricostruire il patrimonio e gli affari dell'impresa, e non a un elemento ulteriore, non necessario per la consumazione del reato, quale il pregiudizio per i creditori. Tuttavia, l'intenzione di rendere impossibile o estremamente difficile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari dell'impresa fallita cela, di per sé, sul piano pratico lo scopo di danneggiare i creditori o di procurarsi un vantaggio, sicché l'onere probatorio per l'accusa non si differenzia sostanzialmente nelle due ipotesi, essendo pur sempre necessario escludere la rilevanza di un atteggiamento psicologico di mera superficialità dell'imprenditore fallito. Infatti, un atteggiamento di superficialità è proprio della bancarotta documentale semplice, che può essere caratterizzata dal dolo o indifferentemente dalla colpa, mentre la locuzione "in guisa da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari" connota la condotta e non la volontà dell'agente, sicché è da escludere che essa configuri il dolo specifico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1562/2009 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 26/03/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/01/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MICCOLI GRAZIA;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott. ROSSI Agnello, ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
Per la parte civile Curatela del fallimento della " (OMISSIS) s.r.l.", l'avv.…

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