Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19371 del 8 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:19371PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ai fini del mantenimento di una misura cautelare, ha il potere di apprezzare discrezionalmente gli elementi probatori, senza che tale valutazione sia sindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o priva di adeguata motivazione. Pertanto, il ricorso volto a una diversa ricostruzione dei fatti e a una rivalutazione degli elementi indiziari, in contrasto con l'apprezzamento compiuto dal giudice di merito, è inammissibile in sede di legittimità, in quanto comporterebbe un'indebita ingerenza del giudice di legittimità nell'ambito della discrezionalità riservata al giudice di merito. Il giudice di merito, nel confermare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ai fini del mantenimento della misura cautelare, è tenuto a dare conto, con adeguata motivazione, degli elementi probatori rilevanti e convergenti, senza che sia necessario confutare puntualmente tutte le deduzioni difensive, le quali, ove non siano in grado di inficiare la valutazione complessiva degli elementi a carico, non incidono sulla legittimità del provvedimento. Inoltre, il giudice di merito può ritenere "neutre" le risultanze delle indagini difensive, ove le stesse non siano idonee a inficiare in modo decisivo il quadro indiziario a carico dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MO. GI. n. il (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 20/01/2009 DEL TRIB. LIBERTA' di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CANZIO Giovanni;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. DI CASOLA Carlo, che ha chiesto deliberarsi l'inammissibilita' del ricorso;

sentito il difensore, avv. MULE' Cascio

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

Che il Tribunale di Palermo, con ordinanza del 2…

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