Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza breve n. 1166 del 2016

ECLI:IT:TARVEN:2016:1166SENB

Massima

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Il recesso unilaterale di un ente pubblico da un accordo concluso con altre amministrazioni pubbliche è ammissibile, in quanto espressione del principio di inesauribilità del potere amministrativo e del generale potere di revoca, pur in assenza di un espresso richiamo normativo a tale facoltà. L'omesso rinvio al comma 4 dell'art. 11 della legge n. 241 del 1990 nell'art. 15 della medesima legge non comporta il divieto di recesso unilaterale, potendo tale scelta legislativa essere interpretata come una lacuna intenzionale, motivata dal rilievo che tra amministrazioni pubbliche non sorge un affidamento analogo a quello che nasce nel privato. Pertanto, l'ente pubblico che recede unilateralmente da un accordo con altre amministrazioni non è tenuto a corrispondere un indennizzo, salvo il caso in cui il recesso sia ritenuto illegittimo, con conseguente possibilità per l'altra parte di chiedere il risarcimento del danno subito e provato. I termini per l'impugnazione della delibera di recesso sono quelli decadenziali previsti per gli atti amministrativi lesivi di interessi legittimi, non potendosi configurare in capo all'ente receduto una posizione di diritto soggettivo. Conseguentemente, l'ente receduto non può contestare gli atti successivi adottati dall'amministrazione recedente in relazione al servizio pubblico oggetto dell'accordo, essendo ormai estraneo alla sua regolazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/10/2016

N. 01166/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00717/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 717 del 2016, proposto da:
Consorzio Padova Sud, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) C.F. CAIGPP54B17I608V, ((omissis)) C.F. CLCMSM75A22L424O, con domicilio eletto presso ((omissis)) in Venezia, Dorsoduro, 3593;

contro

Comune di Polverara, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)) C.F. VLPFNC66C29G224S, domiciliato ex art. 25 c.p.a. presso Segreteria T.A.R. Veneto in Venezia, Cannaregio 2277/2278;
Comune di Arzergrande, non costituito in giudizio;

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