Cassazione civile Sez. II sentenza n. 9790 del 14 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:9790CIV

Massima

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Il creditore che agisce in giudizio per il pagamento di lavori eseguiti in appalto deve provare non solo l'esistenza del credito vantato, ma anche la specifica esecuzione dei lavori concordati con il committente, nonché il loro ammontare contrattualmente stabilito. L'onere della prova di avere effettivamente pagato quanto dovuto grava invece sul debitore che eccepisca l'avvenuto adempimento. Qualora il creditore non riesca a fornire la prova dell'esecuzione e del quantum dei lavori, la sua domanda deve essere rigettata, indipendentemente dalla mancata dimostrazione dell'avvenuto pagamento da parte del debitore. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle prove acquisite, e la sua decisione è incensurabile in sede di legittimità, salvo vizi logici o giuridici nella motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FELICETTI Francesco - Presidente

Dott. PICCIALLI Luigi - Consigliere

Dott. BURSESE ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. GIUSTI Alberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) (OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS);

- ricorrente -

contro

(OMISSIS) (OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS);

- controricorrente -

avverso la sentenza n. 1680/2008 della CORTE D'APPELLO di NAPOLI, depositata il 08/05/200…

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