Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32607 del 24 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:32607PEN

Massima

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Il vincolo associativo di tipo mafioso si instaura nella prospettiva di una futura permanenza nell'organizzazione a tempo indeterminato e si protrae fino allo scioglimento della consorteria, potendo essere superato solo in caso di avvenuto recesso volontario, esplicito, coerente e univoco del singolo associato, ovvero di cessazione oggettiva dell'intera associazione criminale. Il sopravvenuto stato detentivo dell'indagato non esclude la permanenza della sua partecipazione al sodalizio, che viene meno solo in presenza di tali ipotesi. Ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, il giudice può desumere l'attualità della partecipazione dell'indagato all'associazione mafiosa non solo dalle condotte estorsive contestate, ma anche dal suo ruolo di collegamento tra il capo detenuto e gli altri affiliati, dalla percezione di uno "stipendio" dal clan, dalla partecipazione ai proventi di altre estorsioni e dal suo diretto coinvolgimento nell'attività di riscossione dei ratei estorsivi, elementi che giustificano il giudizio prognostico negativo circa il rischio di recidiva specifica e l'applicazione della misura cautelare più afflittiva. Le dichiarazioni rese innanzi alla polizia giudiziaria da una persona non sottoposta ad indagini, aventi carattere autoindiziante, sono pienamente utilizzabili contro i terzi, in quanto prevale la qualità di teste-parte offesa del reato in relazione al quale si indaga rispetto a quella di possibile coindagato in reato connesso. L'interpretazione e la valutazione del contenuto delle intercettazioni telefoniche e ambientali costituisce questione di fatto rimessa all'esclusiva competenza del giudice di merito, il cui apprezzamento non può essere sindacato in sede di legittimità se non nei limiti della manifesta illogicità ed irragionevolezza della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovann - Presidente

Dott. MOGINI S. - rel. Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza N. 6178 pronunciata dal Tribunale del Riesame di Napoli il 24.11.2014;

visti gli atti, l'ordinanza impugnata e i ricorsi;

udita la relazione del consigliere ((omissis));

udite le conclusioni del sostituto procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto il rigetto dei ricorsi;

udito l'avv. (OMISSIS), difensore di fiduci…

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