Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20486 del 13 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:20486PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La valutazione degli elementi indiziari a carico di un indagato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, deve essere effettuata in modo complessivo e non parcellizzato, tenendo conto di tutti i dati probatori disponibili e del loro significato indiziario congiunto, senza limitarsi a considerare singolarmente ciascun elemento. Tuttavia, il giudice del riesame non è tenuto a esaminare in modo analitico ogni singolo indizio, essendo sufficiente che la motivazione renda comprensibile il percorso logico-argomentativo seguito, anche se l'esito finale risulti difforme da quello prospettato dall'accusa. Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione non può spingersi fino a una rivalutazione nel merito degli elementi probatori, essendo precluso il vaglio dei profili fattuali, che rientra nella competenza esclusiva del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - rel. Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI PALERMO;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1104/2012 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 01/08/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARCELLO ROMBOLA';

sentite le conclusioni del PG Dott. FODARONI M. Giuseppina che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) e (OMISS…

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