Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6381 del 15 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:6381PEN

Massima

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Il danneggiamento di beni che si trovano all'interno di un immobile condotto in locazione e custodito secondo le normali formule di custodia, non essendo tali beni esposti alla pubblica fede, non integra il reato di danneggiamento di cui all'art. 635 c.p., comma 2, n. 1, a prescindere dalla relazione soggettiva tra il bene e il detentore qualificato. Infatti, la circostanza che i beni non si trovino in luogo privato aperto al pubblico, ma siano custoditi in modo da inibire l'accesso indiscriminato ai più, esclude in radice la sussistenza del reato, non essendo necessaria la querela della persona offesa ai sensi del D.Lgs. n. 7/2016. Pertanto, la valutazione della relazione soggettiva tra il bene e il detentore qualificato risulta irrilevante ai fini dell'esclusione del reato, essendo decisiva la condizione oggettiva di non esposizione alla pubblica fede dei beni danneggiati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovan - Presidente

Dott. IMPERIALI Lucian - Consigliere

Dott. VERGA Giovan - Consigliere

Dott. MESSINA D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. SGADARI G - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore generale presso la Corte di appello di Campobasso;
nel procedimento penale a carico di:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/03/2022 della Corte di appello di Campobasso;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal Consigliere Sgadari Giuseppe;
sentito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale TOCCI Stefano, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilit…

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